ANDREA SOUTSCHEK

Come scegliere il consulente giusto?

In un settore complesso come l’internazionalizzazione d’impresa, ci vuole esperienza e ne serve tanta; occorre aver lavorato per anni con l’estero, conoscere le lingue e le dinamiche dei mercati internazionali, regolate da meccanismi molto diversi fra loro – se volete vi racconto le complessità di General trading company giapponese –, bisogna aver gestito l’import e l’export e magari in settori merceologici differenti.
Meglio ancora se si consegue una certificazione IMIT, Italian Managers for International Trade, attestata da AICE Associazione Italiana Commercio Estero.

Solo così si può essere una garanzia per il proprio cliente.
Questo è quello che sono e quello che faccio ogni giorno per chi sceglie di affidarsi a me.

E la mia storia parte davvero da lontano…

ANDREA SOUTSCHEK

Come scegliere il consulente giusto?

In un settore complesso come l’internazionalizzazione d’impresa, ci vuole esperienza e ne serve tanta; occorre aver lavorato per anni con l’estero, conoscere le lingue e le dinamiche dei mercati internazionali, regolate da meccanismi molto diversi fra loro – se volete vi racconto le complessità di General trading company giapponese –, bisogna aver gestito l’import e l’export e magari in settori merceologici differenti.
Meglio ancora se si consegue una certificazione IMIT, Italian Managers for International Trade, attestata da AICE Associazione Italiana Commercio Estero.

Solo così si può essere una garanzia per il proprio cliente.
Questo è quello che sono e quello che faccio ogni giorno per chi sceglie di affidarsi a me.

E la mia storia parte davvero da lontano…

ANDREA SOUTSCHEK

Come scegliere il consulente giusto?

In un settore complesso come l’internazionalizzazione d’impresa, ci vuole esperienza e ne serve tanta; occorre aver lavorato per anni con l’estero, conoscere le lingue e le dinamiche dei mercati internazionali, regolate da meccanismi molto diversi fra loro – se volete vi racconto le complessità di General trading company giapponese –, bisogna aver gestito l’import e l’export e magari in settori merceologici differenti.
Meglio ancora se si consegue una certificazione IMIT, Italian Managers for International Trade, attestata da AICE Associazione Italiana Commercio Estero.

Solo così si può essere una garanzia per il proprio cliente.
Questo è quello che sono e quello che faccio ogni giorno per chi sceglie di affidarsi a me.

E la mia storia parte davvero da lontano…

Ho iniziato negli anni precedenti la caduta del muro di Berlino; dall’84 all’89 ho vissuto nella ex Repubblica Democratica tedesca, tra Lipsia, dove ho studiato tedesco in Università, e Berlino Est. Dalla DDR si esportavano verso l’Italia pellami semilavorati e fiocco di viscosa, qualche volta comprando e rivendendo e qualche altra lavorando su commissioni, dall’Italia si esportavano invece filati italiani verso la DDR, agendo su commissioni.
Caduto il muro l’attività è continuata allargandosi all’Austria, Svizzera e Germania Unita, con base operativa a Vienna fino al ‘94.

Sono poi seguiti gli anni in Candy Elettrodomestici, dal ‘94 al ‘98, come Area Manager per Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia; qui nel ‘96 mi sono occupato di costituire e successivamente gestire la filiale commerciale di Varsavia, occupandomi del coordinamento delle divisioni commerciali polacca, tedesca ed olandese.

Nel 1998 ho ricevuto la proposta come quadro dirigente in Sumitomo Corporation Italia, all’epoca una delle 15 aziende più grandi importanti a livello mondiale.
Gli anni dal ‘98 al 2005 sono stati molto preziosi, con oltre 200 uffici sparsi per il mondo, si comperavano e si vendevano merci e servizi per ogni dove, si finanziavano le operazioni commerciali e si sperimentavano nuovi modelli di business.
Fino al 2001 mi sono occupato di macchinari, componentistica elettronica e di import export fra Italia e mercati asiatici, Giappone, Corea e Cina principalmente; ho costituito una relazione SCM (Supply Chain Management) con la filiale italiana di un grande gruppo statunitense, un’operazione complessa che prevedeva l’acquisto di tutti i componenti e l’invio settimanale al cliente soltanto di quelli necessari alla produzione, con conseguente abbattimento dello stock-in-house e ottimizzazione del cash-flow.

Nel 2001 sono passato alla sezione Non-ferrous, con la qualifica di Dirigente (il più giovane dirigente europeo non giapponese); mi occupavo principalmente dell’acquisto back-to-back di rame c/o LME (London Metal Exchange) che veniva spedito in Grecia, dove veniva trasformato in tubi destinati a clientela italiana nell’ambito dei condizionatori.

Dal 2003 al 2005 ho sperimentato la sezione Tessile e General Product dove, tra le tante attività e dopo aver costituito una rete commerciale europea, si gestiva l’out-sourcing da India, Vietnam e Turchia di prodotti tessili finiti, destinati alla grande distribuzione inglese, spagnola, francese e italiana.

Poi succede che si ha voglia di tornare un po’ a casa e usare le proprie expertise qui in Italia…E così nel 2006 ho collaborato con MECA, un’azienda di Busto Arsizio, specializzata nella costruzione di macchine per materassi, dedicandomi alla riorganizzazione della struttura commerciale estera.

Dal 2007 al 2010, sempre in qualità di dirigente, ho lavorato in Finlane (Novara), gestendo la quota estera della sezione Trituratori Industriali (marchio Sant’Andrea Novara), macchinari destinati alla riduzione volumetrica del rifiuto, riorganizzandone la rete commerciale internazionale.

Ma la voglia di nuovo che non mi ha mai abbandonato mi ha portato nel 2010 a costituire una società in Spagna, progettando e avviando un concept store insieme al mio team; l’ho diretto fino al 2013, sviluppando un brand di abbigliamento, pelletteria e accessori legato all’attività commerciale.

Dopo tanti anni di esperienza sul campo, ho sperimentato la formazione; dal 2014 al 2016 ho collaborato con Sciaky Europe, una società di consulenza direzionale milanese.

Dal 2016 al 2018 ho collaborato con Steel lavorazioni Meccaniche, azienda veneta che ha rilevato know-how tecnico da Finlane per quanto riguarda i trituratori industriali; per loro mi sono occupato di rendere internazionalizzabile il prodotto (marchio WRS), per passare poi alla costituzione di una rete commerciale estera, formando contestualmente le risorse interne.

Oggi, con il mio progetto Cinc Pedres Export Management, mi propongo di contribuire all’internazionalizzazione di piccole e medie imprese, intraprendendo con loro un percorso esplorativo di un settore chiave, con opportunità di sviluppo e crescita.

Ho iniziato negli anni precedenti la caduta del muro di Berlino; dall’84 all’89 ho vissuto nella ex Repubblica Democratica tedesca, tra Lipsia, dove ho studiato tedesco in Università, e Berlino Est. Dalla DDR si esportavano verso l’Italia pellami semilavorati e fiocco di viscosa, qualche volta comprando e rivendendo e qualche altra lavorando su commissioni, dall’Italia si esportavano invece filati italiani verso la DDR, agendo su commissioni.
Caduto il muro l’attività è continuata allargandosi all’Austria, Svizzera e Germania Unita, con base operativa a Vienna fino al ‘94.

Sono poi seguiti gli anni in Candy Elettrodomestici, dal ‘94 al ‘98, come Area Manager per Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia; qui nel ‘96 mi sono occupato di costituire e successivamente gestire la filiale commerciale di Varsavia, occupandomi del coordinamento delle divisioni commerciali polacca, tedesca ed olandese.

Due anni dopo ho ricevuto la proposta come quadro dirigente in Sumitomo Corporation Italia, all’epoca una delle 15 aziende più grandi importanti a livello mondiale.
Gli anni dal ‘98 al 2005 sono stati molto preziosi, con oltre 200 uffici sparsi per il mondo, si comperavano e si vendevano merci e servizi per ogni dove, si finanziavano le operazioni commerciali e si sperimentavano nuovi modelli di business.
Fino al 2001 mi sono occupato di macchinari, componentistica elettronica e di import export fra Italia e mercati asiatici, Giappone, Corea e Cina principalmente; ho costituito una relazione SCM (Supply Chain Management) con la filiale italiana di un grande gruppo statunitense, un’operazione complessa che prevedeva l’acquisto di tutti i componenti e l’invio settimanale al cliente soltanto di quelli necessari alla produzione, con conseguente abbattimento dello stock-in-house e ottimizzazione del cash-flow.

Nel 2001 sono passato alla sezione Non-ferrous, con la qualifica di Dirigente (il più giovane dirigente europeo non giapponese); mi occupavo principalmente dell’acquisto back-to-back di rame c/o LME (London Metal Exchange) che veniva spedito in Grecia, dove veniva trasformato in tubi destinati a clientela italiana nell’ambito dei condizionatori.

Dal 2003 al 2005 ho sperimentato la sezione Tessile e General Product dove, tra le tante attività e dopo aver costituito una rete commerciale europea, si gestiva l’out-sourcing da India, Vietnam e Turchia di prodotti tessili finiti, destinati alla grande distribuzione inglese, spagnola, francese e italiana.

Poi succede che si ha voglia di tornare un po’ a casa e usare le proprie expertise qui in Italia…E così nel 2006 ho collaborato con MECA, un’azienda di Busto Arsizio, specializzata nella costruzione di macchine per materassi, dedicandomi alla riorganizzazione della struttura commerciale estera.

Dal 2007 al 2010, sempre in qualità di dirigente, ho lavorato in Finlane (Novara), gestendo la quota estera della sezione Trituratori Industriali (marchio Sant’Andrea Novara), macchinari destinati alla riduzione volumetrica del rifiuto, riorganizzandone la rete commerciale internazionale.

Ma la voglia di nuovo che non mi ha mai abbandonato mi ha portato nel 2010 a costituire una società in Spagna, progettando e avviando un concept store insieme al mio team; l’ho diretto fino al 2013, sviluppando un brand di abbigliamento, pelletteria e accessori legato all’attività commerciale.

Dopo tanti anni di esperienza sul campo, ho sperimentato la formazione; dal 2014 al 2016 ho collaborato con Sciaky Europe, una società di consulenza direzionale milanese.

Dal 2016 al 2018 ho collaborato con Steel lavorazioni Meccaniche, azienda veneta che ha rilevato know-how tecnico da Finlane per quanto riguarda i trituratori industriali; per loro mi sono occupato di rendere internazionalizzabile il prodotto (marchio WRS), per passare poi alla costituzione di una rete commerciale estera, formando contestualmente le risorse interne.

Oggi, con il mio progetto Cinc Pedres Export Management, mi propongo di contribuire all’internazionalizzazione di piccole e medie imprese, intraprendendo con loro un percorso esplorativo di un settore chiave, con opportunità di sviluppo e crescita.

Ho iniziato negli anni precedenti la caduta del muro di Berlino; dall’84 all’89 ho vissuto nella ex Repubblica Democratica tedesca, tra Lipsia, dove ho studiato tedesco in Università, e Berlino Est. Dalla DDR si esportavano verso l’Italia pellami semilavorati e fiocco di viscosa, qualche volta comprando e rivendendo e qualche altra lavorando su commissioni, dall’Italia si esportavano invece filati italiani verso la DDR, agendo su commissioni.
Caduto il muro l’attività è continuata allargandosi all’Austria, Svizzera e Germania Unita, con base operativa a Vienna fino al ‘94.

Sono poi seguiti gli anni in Candy Elettrodomestici, dal ‘94 al ‘98, come Area Manager per Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia; qui nel ‘96 mi sono occupato di costituire e successivamente gestire la filiale commerciale di Varsavia, occupandomi del coordinamento delle divisioni commerciali polacca, tedesca ed olandese.

Due anni dopo ho ricevuto la proposta come quadro dirigente in Sumitomo Corporation Italia, all’epoca una delle 15 aziende più grandi importanti a livello mondiale.
Gli anni dal ‘98 al 2005 sono stati molto preziosi, con oltre 200 uffici sparsi per il mondo, si comperavano e si vendevano merci e servizi per ogni dove, si finanziavano le operazioni commerciali e si sperimentavano nuovi modelli di business.
Fino al 2001 mi sono occupato di macchinari, componentistica elettronica e di import export fra Italia e mercati asiatici, Giappone, Corea e Cina principalmente; ho costituito una relazione SCM (Supply Chain Management) con la filiale italiana di un grande gruppo statunitense, un’operazione complessa che prevedeva l’acquisto di tutti i componenti e l’invio settimanale al cliente soltanto di quelli necessari alla produzione, con conseguente abbattimento dello stock-in-house e ottimizzazione del cash-flow.

Nel 2001 sono passato alla sezione Non-ferrous, con la qualifica di Dirigente (il più giovane dirigente europeo non giapponese); mi occupavo principalmente dell’acquisto back-to-back di rame c/o LME (London Metal Exchange) che veniva spedito in Grecia, dove veniva trasformato in tubi destinati a clientela italiana nell’ambito dei condizionatori.

Dal 2003 al 2005 ho sperimentato la sezione Tessile e General Product dove, tra le tante attività e dopo aver costituito una rete commerciale europea, si gestiva l’out-sourcing da India, Vietnam e Turchia di prodotti tessili finiti, destinati alla grande distribuzione inglese, spagnola, francese e italiana.

Poi succede che si ha voglia di tornare un po’ a casa e usare le proprie expertise qui in Italia…E così nel 2006 ho collaborato con MECA, un’azienda di Busto Arsizio, specializzata nella costruzione di macchine per materassi, dedicandomi alla riorganizzazione della struttura commerciale estera.

Dal 2007 al 2010, sempre in qualità di dirigente, ho lavorato in Finlane (Novara), gestendo la quota estera della sezione Trituratori Industriali (marchio Sant’Andrea Novara), macchinari destinati alla riduzione volumetrica del rifiuto, riorganizzandone la rete commerciale internazionale.

Ma la voglia di nuovo che non mi ha mai abbandonato mi ha portato nel 2010 a costituire una società in Spagna, progettando e avviando un concept store insieme al mio team; l’ho diretto fino al 2013, sviluppando un brand di abbigliamento, pelletteria e accessori legato all’attività commerciale.

Dopo tanti anni di esperienza sul campo, ho sperimentato la formazione; dal 2014 al 2016 ho collaborato con Sciaky Europe, una società di consulenza direzionale milanese.

Dal 2016 al 2018 ho collaborato con Steel lavorazioni Meccaniche, azienda veneta che ha rilevato know-how tecnico da Finlane per quanto riguarda i trituratori industriali; per loro mi sono occupato di rendere internazionalizzabile il prodotto (marchio WRS), per passare poi alla costituzione di una rete commerciale estera, formando contestualmente le risorse interne.

Oggi, con il mio progetto Cinc Pedres Export Management, mi propongo di contribuire all’internazionalizzazione di piccole e medie imprese, intraprendendo con loro un percorso esplorativo di un settore chiave, con opportunità di sviluppo e crescita.